L'Assessore Rita Zecchini dichiara:
“E’ un altro tassello delle politiche di
cooperazione internazionale che ormai da anni la nostra amministrazione sta
coltivando con ottimi risultati”, ha dichiarato l’Assessore Rita Zecchini con
delega alla Cooperazione. “La scelta di aderire al coordinamento regionale mi è
sembrata importante per diversi motivi fra
cui quello di attivare tutte le iniziative possibili per sensibilizzare
e informare i nostri concittadini sulla condizione di popoli che faticosamente,
ma con molto orgoglio e determinazione, vogliono la propria indipendenza e
autodeterminazione e, soprattutto, un territorio in cui possano vivere
liberamente e con dignità. L’idea – ha concluso - è di costruire percorsi
condivisi, anche con le Consulte cittadine, per realizzare incontri e progetti
comuni in collaborazione con gli altri Comuni aderenti”
Il popolo sahrawi (cioè "sahariano"),
è formato dai gruppi tribali arabo-berberi tradizionalmente residenti nelle
zone del Sahara Occidentale che sin dagli anni trenta, nel corso della
dominazione della Spagna, avevano cominciato a reclamare la propria
indipendenza. Sull'area, ricca di fosfati, ha avanzato però pretese anche il
Marocco ed è per questo che le popolazioni della regione hanno conosciuto
grandi difficoltà per realizzare le loro ambizioni e vedersi riconosciuti su un
piano internazionale e persino inter-arabo.
Nel 1963 il Sahara Occidentale fu incluso dalle stesse Nazioni Unite nell'elenco dei paesi da decolonizzare e nel dicembre di due anni dopo l'Assemblea Generale riaffermò il diritto all'indipendenza del popolo sahrawi, invitando la Spagna a metter fine alla sua occupazione coloniale dell'area. Ma il 31 ottobre 1975 il Marocco entrò con un esercito di 25.000 uomini nella zona contigua ai suoi confini con il Sahara Occidentale mentre la Spagna cominciò lo sgombero delle aree sotto il proprio controllo.
Ne nacque un movimento di resistenza che dette allora vita nel 1976 alla Repubblica Democratica Araba dei Sahrawi prima che nel 1979 il Marocco invadesse il restante territorio del Sahara Occidentale, costringendo all'esodo numerosi combattenti e famiglie sahrawi che trovarono rifugio in Algeria. Nel 1991, con il conseguimento di un cessate il fuoco, l’ONU inviò in missione nel Sahara occidentale una delegazione. Da allora la situazione non è mai stata risolta.
Nessun commento:
Posta un commento